Immaginiamo che Gollum del Signore degli Anelli sia un commerciante di gioielli alle prime armi che desidera portare in terra elvetica il suo «tesoro», ossia il potentissimo anello d’oro. In tal caso dovrebbe attenersi alla legislazione del controllo dei metalli preziosi, che regolamenta il commercio di tali merci. Anche voi avete intenzione di importare in Svizzera prodotti in oro, argento, platino, palladio o articoli di bigiotteria? Allora questo articolo fa proprio al caso vostro: scoprite come portare l’Anello a destinazione senza cacciarvi nei guai.
Il controllo dei metalli preziosi è un tema che riguarda chiunque desideri commerciare in Svizzera gioielli e altri articoli contenenti metalli preziosi. Tenete presente che le verifiche sono davvero minuziose: anche se il vostro prodotto contiene solo una percentuale minima di metalli preziosi, lo dovete assolutamente dichiarare.
E anche se desiderate vendere della semplice bigiotteria non ve la caverete tanto facilmente, perché potreste ritrovarvi comunque alle prese con i controlli dei metalli preziosi. Magari penserete: «Ma io vendo solo orecchini di legno ipoallergenici e senza nichel con lucciole dorate!».
Eppure, una simile descrizione potrebbe già mettervi in difficoltà costringendovi a fornire ulteriori spiegazioni e così finireste per dover fare i conti con la legislazione del controllo dei metalli preziosi. Ebbene sì: basta la parola «dorate» perché l’algoritmo della dogana svizzera classifichi la vostra merce come potenzialmente sospetta di contenere metalli preziosi.
Indipendentemente da cosa desideriate spedire in Svizzera, se la predichiarazione non è corretta il risultato sarà sempre lo stesso: la merce verrà trattenuta, arriverà in ritardo o non giungerà mai a destinazione, le e i clienti si arrabbieranno e forse dovranno anche pagare dei tributi doganali supplementari. E voi metterete a dura prova i vostri nervi e magari anche quelli dei vostri partner commerciali. E per cosa, poi?
Il «tesoro» di Gollum non sfuggirebbe di certo al controllo dei metalli preziosi, perché rientra tra i quattro materiali menzionati esplicitamente nella legge: oro, argento, platino e palladio. I controlli non riguardano però solo gli articoli realizzati con questi materiali ma anche le merci rivestite da uno strato di metalli preziosi, ossia i cosiddetti lavori placcati.
Per altre categorie di merce la classificazione non è così chiara. Per darvi un’idea, di seguito vi forniamo alcuni esempi di articoli che possono essere interessati dal controllo dei metalli preziosi in Svizzera:
Come vedete, si tratta di tipi di merce estremamente vari, che spaziano addirittura fino all’elettronica!
Soprattutto se state muovendo i primi passi in questo settore, vi consigliamo vivamente di informarvi a fondo su tutte le normative doganali svizzere prima di spedire la merce. Questo perché essendo nuove o nuovi esercenti non disponete ancora di comprovate esperienze positive alle spalle. In altre parole, non siete commercianti verificati e non potete ancora contare su un credito di «fiducia anticipata»; quindi, è più probabile che le autorità doganali vi riservino un trattamento severo, in quanto la prima volta i controlli sono particolarmente minuziosi.
Adesso sapete:
Essendoci un’intera legislazione in materia, è chiaro che stiamo parlando di un tema estremamente ampio, complesso e articolato, che per essere capito a fondo richiede come minimo dieci anni di studi universitari.
In quest’articolo ci limiteremo dunque a trattare i lati pratici della questione e a illustrarvi quali requisiti formali deve soddisfare la vostra esportazione per non finire tra gli invii S (S come sospetti).
Uno dei titoli più noti è sicuramente il 925, utilizzato per l’argento sterling. La cifra 925 indica che la lega è composta per il 92,5% da argento puro. Trattandosi di una lega molto diffusa, per le autorità doganali è relativamente semplice da gestire. Puntare su materiali certificati per le merci realizzate con metalli preziosi offre tutta una serie di vantaggi, come ad esempio procedure di verifica più semplici e rapide, tasse più contenute e maggiore fiducia da parte dell’acquirente, semplificando così l’esportazione e aumentando le probabilità che la merce riscuota il favore della clientela elvetica.
Tale marchio indica chi si assume la responsabilità della composizione e marcatura dei lavori e va depositato presso l’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi. La registrazione costa CHF 800 ed è valida per un periodo di 20 anni.
Il marchio è una specie di firma grafica che attesta che vi assumete la responsabilità della vostra merce contenente metalli preziosi. Data la quasi totale assenza di prescrizioni vincolanti al riguardo, per il marchio potete scegliere l’aspetto e la forma che preferite: ad esempio l’immagine di un uccello, una chiave o una barca. Sulla pagina web della dogana svizzera troverete diversi esempi di marchi approvati.
Consiglio dell’esperto:
Quando scegliete il vostro marchio assicuratevi che non sia troppo simile a marchi di fabbrica e altri marchi esistenti. Il marchio deve essere unico e inconfondibile.
Per finire, dovete depositare una riproduzione esatta del marchio in bianco e nero e una vostra impronta su una placchetta di ottone presso l’Ufficio centrale di controllo dei metalli preziosi.
Oltre al marchio d’artefice, la merce contenente metalli preziosi deve esibire il marchio ufficiale con la «testa del cane San Bernardo», che attesta la qualità e l’autenticità dei prodotti in metalli preziosi. Il marchio è la dimostrazione che rispetta le disposizioni di legge. Per conquistare la fiducia degli acquirenti e affermarvi sul mercato, per la vostra attività commerciale è dunque essenziale che il marchio sia riportato correttamente sui vostri prodotti.
I metalli preziosi sono inoltre soggetti alla punzonatura con il «punzone comune della convenzione di Vienna», che mira a facilitare l’esportazione in altri Stati aderenti alla convenzione. Come si svolge nel concreto il controllo ufficiale?
A seconda del valore della merce sono previsti dazi e tasse da corrispondere all’atto dell’importazione. Dato che le regolamentazioni applicate sono differenti, è consigliabile rivolgersi a un esperto doganale di fiducia. Più avanti torneremo ad approfondire questo punto.
Anche se la vostra merce non contiene metalli preziosi ma presenta semplicemente delle caratteristiche che possono portare a un controllo dei metalli preziosi (in particolare bijoux o simili con colori che rimandano a metalli preziosi, come elementi argentati o dorati), è comunque importante che vi prepariate al meglio ad affrontare un possibile controllo. La preparazione è tutto: più informazioni e prove sarete in grado di esibire e più liscia filerà la procedura di sdoganamento.
Tenete presente anche le altre specificità delle procedure di sdoganamento verso la Svizzera.
Le particolarità che vi aspettano alla dogana svizzera non finiscono di certo con il controllo dei metalli preziosi. Un punto a cui prestare molta attenzione è la differenza tra gli standard DAP e DDP. Volete conquistare la fiducia della clientela elvetica, evitare problemi e al tempo stesso aumentare i vostri utili? Allora la seguente spiegazione sarà illuminante!
Gollum ha ordinato un anello d’oro nel vostro shop (avendo una doppia personalità è sia commerciante che acquirente!) e attende impaziente il suo «tesoro» nelle caverne della terra oscura di Mordor. La creatura non vede l’ora di riceverlo, ma dato che voi non avete sbrigato come si deve le formalità di sdoganamento, purtroppo i tempi si allungano. E così il «tesoro» viene trattenuto alla dogana e sottoposto al controllo dei metalli preziosi, per il quale il povero Gollum dovrà pure sborsare CHF 50.
La cosa lo fa andare su tutte le furie, visto che in fin dei conti la tassa gli è venuta a costare la stessa cifra che ha pagato per il suo «tesoro». Le probabilità che Gollum raccomandi il vostro shop sono pari a zero. Anzi, può darsi che la prenda così male da rifiutare l’accettazione del pacco e non ordinare mai più da voi. E potrebbe anche scrivere una recensione negativa consigliando a tutti di tenersi alla larga dal vostro shop. Che brutto scenario!
Gollum ha ordinato da voi un anello d’oro. Per fortuna avete già provveduto a inviare anticipatamente alla dogana tutte le informazioni richieste in maniera semiautomatizzata. Se dovessero mancare dei dati, le autorità doganali si metteranno in contatto con voi o con lo spedizioniere con cui collaborate. Gollum non si accorgerà di nulla e riceverà il suo anello in tutta semplicità e senza costi aggiuntivi. Sarà così felice del suo «tesoro» che consiglierà il vostro shop a tutti gli orchi, hobbit e nani che conosce. Che bello scenario!
Per evitare spese aggiuntive e seccature, fareste bene non solo a procurarvi i certificati richiesti per le merci contenenti metalli preziosi, ma anche ad affidarvi a una buona soluzione automatizzata di sdoganamento anticipato. Una logistica ottimizzata per la vostra attività di e-commerce vi permette di prevenire i problemi iniziali e di semplificare la comunicazione con le autorità doganali.
La cosa migliore è optare fin dall’inizio per lo standard DDP: in questo modo la clientela svizzera non dovrà avere a che fare con le procedure doganali, riceverà puntualmente la sua merce e avrà un’impressione positiva del vostro shop. E voi vi risparmierete tanta fatica e inutili seccature: anziché passare ore al PC a cercare disperatamente informazioni sulla legislazione in materia di tariffe doganali potrete fare qualcosa di più divertente.
Se vi state chiedendo se valga davvero la pena di fare tutta questa fatica, la risposta è sì: la Svizzera offre un mercato di vendita incredibilmente lucrativo ed è una vera perla del cross-border e-commerce nel cuore dell’Europa.
Affinché le autorità svizzere siano clementi, oltre a titoli, marchi d’artefice e altri stravaganti requisiti vi serve anche tutta una serie di scartoffie. Di seguito vi illustriamo la documentazione indispensabile, di modo che possiate farvi un’idea di tutto ciò che serve.
La fattura commerciale deve contenere tutte le informazioni rilevanti sulla merce, su di voi e sull’acquirente. Vanno indicati anche eventuali sconti e spese di trasporto.
In poche parole, il certificato di circolazione delle merci dimostra da dove proviene la merce e consente alle autorità doganali di applicare correttamente le loro norme e disposizioni. Ciò che interessa a voi è che con il certificato giusto potete risparmiare sull’aliquota doganale.
La dichiarazione d’importazione è una procedura con la quale comunicate alle autorità doganali quali merci portate in un paese, mentre con la dichiarazione d’esportazione notificate alle autorità quali merci esportate da un certo paese. L’ideale sarebbe sbrigare entrambe le dichiarazioni in modo automatizzato e affidarsi a uno spedizioniere esperto per ridurre al minimo il rischio di errori.
Inoltre, vi consigliamo di allegare sempre un elenco corretto e dettagliato degli imballaggi, che semplificherà il controllo agli ufficiali doganali. E qui il rilevamento e l’elaborazione automatica dei dati possono chiaramente dare una mano. L’obiettivo è sempre lo stesso: evitare fonti di errore, perché ogni sbaglio può mettere a rischio la consegna e ogni ritardo fa innervosire la clientela.
Qualsiasi esercente online che abbia intenzione di vendere i suoi prodotti in Svizzera (e voglia avere successo), non può esimersi dall’approfondire il tema delle tasse. Cerchiamo allora di chiarire le nozioni fondamentali in materia di imposte e tributi doganali.
Di norma, all’esportazione dei metalli preziosi viene applicata un’imposta sul valore aggiunto del 7,7%, basata sul valore della vostra merce.
Oltre all’IVA possono essere applicati anche dei dazi doganali, le cui tariffe dipendono però dal tipo di merce e dal paese di provenienza. Quindi è sempre bene verificare quali tariffe doganali sono previste per la vostra merce. Quanto alla dichiarazione doganale da presentare, potete affidarvi a un agente doganale o a uno spedizioniere, che sbrigherà tutte le pratiche per voi.
Scegliete qualcuno che abbia esperienza nell’importazione di metalli preziosi!
Sia per la documentazione che per le questioni doganali e fiscali potete affidarvi a specialisti che si occupano di tutto. Così non vi resterà che apporre l’etichetta sulla merce e spedirla. E il bello è che vi sembrerà quasi di preparare i vostri articoli per una semplicissima spedizione nazionale! Tutti i complicati preparativi vengono compiuti alle vostre spalle (nel senso positivo del termine): basta che all’inizio della vostra attività commerciale provvediate a integrare a regola d’arte i vostri processi, così in seguito non dovrete più preoccuparvene!
Vi serve una breve sintesi della procedura per fare il punto della situazione? Ecco come gestire al meglio l’esportazione verso la Svizzera di gioielli e accessori di bigiotteria!
Forse vi domandate se vi sono esenzioni o eccezioni per l’importazione di metalli preziosi in Svizzera. Sì, ce ne sono, ma non hanno strettamente a che fare con l’e-commerce. Sono previste esenzioni per l’importazione di merci con un valore inferiore a CHF 300 destinate all’uso personale, per le spedizioni di regali sotto CHF 100 e per le masserizie di trasloco. Anche alcune opere d’arte possono rientrare tra gli oggetti interessati dalle esenzioni.
Ma queste eccezioni hanno ben poco a che fare con il commercio online. Quindi, anche se desiderate importare piccole quantità di merce, è meglio non farsi troppe speranze.
Ma torniamo al nostro Gollum: ora non è più un commerciante online sprovveduto, ma ha imparato a districarsi nelle procedure dello sdoganamento di metalli preziosi e sa bene che dovrebbe fare attenzione anche se il suo «tesoro» non fosse d’oro massiccio ma solo placcato. Come procederebbe adesso se volesse espandere la sua attività?
Per affermarsi, per prima cosa analizzerebbe quali prodotti riscuotono più successo e dove. Dopodiché si informerebbe sulle regole del posto e si assicurerebbe che il suo «tesoro» sia una merce interessante anche per altre persone.
Organizzerebbe una spedizione rapida puntando sulla procedura DDP e si rivolgerebbe a esperti del settore per garantire che le formalità di sdoganamento e la consegna filino lisci.
Quanto a finanze e imposte, probabilmente Gollum chiederebbe a un consulente fiscale di tenere in ordine le sue fatture e i suoi documenti. E infine il commerciante Gollum farebbe in modo di offrire alla sua clientela un servizio impeccabile e di assisterla anche in caso di resi affinché non abbia problemi con le autorità doganali. In questo modo riuscirebbe a espandere la sua attività in Svizzera in men che non si dica.
Consiglio dell’esperto:
Per soddisfare le diverse esigenze della clientela, l’ideale è offrire diverse opzioni di consegna, che potrete perfezionare sulla base di una valutazione e di un’analisi regolari.
Se ci è riuscito Gollum potete farcela anche voi! Concludiamo con una breve sintesi delle informazioni chiave di questo articolo.
Se desiderate vendere i vostri prodotti in Svizzera dovete avere ben chiari alcuni punti.
Avete altre domande? O volete accertarvi di saperne a sufficienza sul controllo dei metalli preziosi?